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Pet sitter e pet host: quali responsabilità?

Ultimamente si parla molto di una nuova figura professionale che, sempre più, è diventata di fondamentale aiuto per la vita quotidiana di tutte le famiglie che comprendono un amico a quattro zampe. Sto parlando dei Pet sitter o Pet host, ossia quelle persone che accudiscono l’animale domestico altrui quando il proprietario non può prendersene cura; proprio come fa la baby sitter con i bimbi quando i genitori sono fuori casa.

Differenza tra pet sitting e pet hosting

Tale attività può essere svolta sia presso l’abitazione del proprietario originario (Pet sitting), sia presso l’abitazione del sitter (Pet hosting). Il Pet sitter è dunque colui che, venendo a casa vostra, porta a spasso Fido, gli fa fare i bisogni, lo fa giocare e sgranchire; gli tiene compagnia quando non riuscite a tornare in tempo dal lavoro o quando partite per un week end. Il Pet host è invece colui che ospita (“host”) l’animale presso la propria abitazione e se ne prende cura fino al vostro ritorno, solitamente per periodi più o meno prolungati.

Quali sono le responsabilità di questi soggetti? Qui di seguito una breve analisi.

Responsabilità nei confronti di colui che affida l’incarico

Il pet sitter/pet host ha il dovere di eseguire il proprio incarico con la diligenza del “buon padre di famiglia”, ovvero adottando tutte le accortezze ed accorgimenti che ci si può aspettare da una persona dotata di una media diligenza. Poichè tale obbligo è molto vago e può essere oggetto di diverse interpretazioni, sarà bene firmare una scrittura che regoli il rapporto tra le parti, indicando in maniera chiara i doveri del sitter, gli orari che deve rispettare, le eventuali cure specifiche di cui ha bisogno l’animale, il costo orario, periodico o forfettario stabilito come retribuzione, i contatti per le urgenze.

Responsabilità per danni all’animale

Il pet sitter/pet host è altresì responsabile di tutto quanto accade all’animale durante il periodo che lo ha in cura, e sarà tenuto al risarcimento dei danni subiti dall’animale in caso di lesioni (quali i costi del veterinario e delle cure), in caso di smarrimento (multa per omessa custodia, costi accalappiamento e custodia), e, in genere, da ogni spesa conseguente ad una colpa del sitter nella custodia dell’animale.

Responsabilità verso i terzi

Il pet sitter/pet host è infine responsabile ai sensi dell’art. 2052 c.c.  dei danni che l’animale provochi a terzi, sia nel caso in cui fosse sotto la sua custodia, sia nel caso in cui fosse smarrito o fuggito, salvo che provi il caso fortuito. Perciò, il sitter sarà tenuto a risarcire i danni a terzi provocati dall’animale durante il periodo in cui lo ha in cura, quali ad esempio lesioni personali (per morsi, cadute accidentali causate dal passaggio incontrollato dell’animale, ecc) o danni a cose (strappi di abiti, rotture di vasi o suppellettili, ecc.).

Per tutto quanto premesso, sarà bene verificare che il sitter sia titolare di una polizza assicurativa a copertura dei rischi dell’attività che svolge, nonché che abbia le competenze tecniche (e personali, morali) per svolgere al meglio la mansione di cui è incaricato.

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