CITES, questa sconosciuta

La C.I.T.E.S. (Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora), ossia la convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione, è nata dall’esigenza di controllare il commercio degli animali e delle piante, intese sia come vivi, morti o parti/ prodotti derivati da questi. 

cites quattro zampe ottobre 2019

Alcuni esempi di violazione della C.I.T.E.S.

È facile aprire il giornale e leggere notizie di soggetti che, più o meno consapevolmente, vengono “colti con le mani nel sacco” in possesso di specie il cui commercio è vietato o, seppur concesso, la cui normativa non è rispettata. Le violazioni possono derivare da numerosi e differenti fatti, che un qualunque cittadino più porre in essere. Partendo dai casi  più noti ed eclatanti, come il caso di un allevatore di cani di razza cane lupo cecoslovacco nei confronti del quale è stato disposto un sequestro preventivo degli animali, poiché indagato di detenere in allevamento ibridi di cane lupo selvatico; o il caso del circo il cui proprietario è stato condannato per aver tenuto a catena i propri elefanti non rispettando le linee guida C.I.T.E.S. che impongono l’uso delle catene solo in via eccezionale per provvedere a esigenze di cura sanitaria e benessere dell’animale e di sicurezza degli operatori. Numerosissimi sono i casi di detenzione di animali di specie protette indicati espressamente nell’elenco apposito: spesso si tratta di rari uccelli (pappagalli, falchetti ecc.); alle volte di pellame derivante da specie protette che viene trasportato in Europa per essere impiegato nell’industria tessile ma che risulta essere privo delle necessarie autorizzazioni; altre volte piccoli souvenir che inconsapevoli turisti decidono di portare a casa dai propri viaggi, senza sapere di incorrere in violazione C.I.T.E.S. (come nel caso di piccoli pezzi di corallo o altra flora esotica).

Le funzioni della C.I.T.E.S.

L’estinzione e la rarefazione in natura di numerose specie, seppur spesso viene sottovalutata e poco trattata, è un enorme problema globale, che accresce anche per lo sfruttamento commerciale e la distruzione degli ambienti naturali ove questi animali vivono, da parte dell’uomo e dello sfruttamento terrestre che questi applica.  

La C.I.T.E.S. regola il commercio internazionale di circa 35.000 specie (di cui circa 30.000 sono piante), suddivise in tre appendici secondo il grado di protezione di cui necessitano:

  • Appendice I: specie per le quali è assolutamente vietato il commercio;
  • Appendice II: Specie per le quali il commercio è regolamentato a livello internazionale;
  • Appendice III: Specie per le quali il commercio è regolamentato a livello territoriale.

Gli animali oggetto della C.I.T.E.S. possono essere tanto selvatici quanto allevati in cattività o riprodotti artificialmente. La Convenzione si basa su un sistema di permessi e certificati che possono essere rilasciati solo ed esclusivamente se sono soddisfatte determinate condizioni, da presentare agli uffici doganali abilitati ai controlli. 

La seconda importante funzione del Servizio CITES è quello di educare alla legalità e sensibilizzare i cittadini, tra i quali vi sono anche viaggiatori e turisti. In molti Paesi esotici, infatti, si possono facilmente acquistare, anche a prezzi molto ridotti, piante o animali vivi (scimmiette, pappagalli, rettili), tutelati dalla CITES. Spesso il turista neanche conosce l’esistenza di un accordo internazionale che tutela le specie animali e vegetali ed “ingenuamente” non sospetta che l’acquisto di tali oggetti (o addirittura animali), possano essere causa di pesanti sanzioni, oltre che del sequestro dei beni e, nei casi più gravi, anche di arresto.

È necessario quindi verificare, prima dell’acquisto, se gli esemplari o gli oggetti appartengono ad una specie protetta dalla Convenzione. Come? Spesso si può richiedere l’assistenza delle Autorità di gestione locali. Nei casi dubbi e qualora non sia possibile ottenere l’autorizzazione prevista, è decisamente meglio evitare di acquistare il bene oggetto di dubbio. 

Il servizio C.I.T.E.S. come può interessare al “cittadino comune”?

Viaggiando è necessario essere a conoscenza delle seguenti informazioni, sia per tutelare e rispettare la natura, sia per evitare le sanzioni derivanti dal mancato rispetto dei doveri imposti dalla CITES:

  • È vietato importare, esportare, trasportare, vendere, esporre e detenere gli esemplari tutelati dalla CITES che siano sprovvisti dei necessari permessi. Specifiche sanzioni, anche di carattere penale, sono previste dalla legislazione nazionale, in caso di violazioni della Convenzione e dei Regolamenti Comunitari applicativi.
  • Si possono importare e/o (ri)esportare animali e piante, loro parti e prodotti derivati inclusi nelle Appendici della CITES e negli Allegati dei Regolamenti Comunitari solo se autorizzati. In Italia i certificati sono rilasciati dall’Arma dei Carabinieri (riesportazione e impiego commerciale all’interno della Unione europea) e dal Ministero dello sviluppo economico (importazione ed esportazione).
  • Non è necessario presentare alcun documento CITES per introdurre nell’Unione Europea, al proprio seguito, ovvero facenti parte del proprio bagaglio personale, le seguenti specie di allegato B:
  • Caviale della specie di storione (Acipenseriformes spp.), etichettato, fino a un massimo di 125 grammi a persona;
  • “Bastoni della pioggia” di Cactacee spp. fino a un massimo di tre per persona;
  • Esemplari morti lavorati di Crocodylia spp. (esclusa la carne e i trofei di caccia) fino ad un massimo di quattro per persona;
  • Conchiglie Strombus gigas fino a un massimo di tre per persona;
  • Hippocampus spp. fino a un massimo di quattro esemplari morti per persona;
  • Conchiglie di Tridacnidae spp. fino a tre esemplari per persona di peso complessivo non superiore a 3 kg, dove per esemplare si intende una conchiglia intera o due metà corrispondenti;
  • Esemplari di legno di agar (Aquilaria spp. e Gyrinops spp.) – fino a 1 kg di trucioli, 24 ml di olio e due fili di grani o rosari (oppure due collane o braccialetti) per persona, complessivamente.

Negli ultimi anni, a causa della grave e critica situazione ambientale che il nostro mondo sta affrontando, temi come quello della tutela della flora e della fauna hanno assunto e continueranno ad assumere un’importanza sempre maggiore: è necessario affrontare viaggi e situazioni in cui ci si può trovare a contatto con venditori di flora e fauna locane “ambigui”, con consapevolezza e rispetto delle norme per poter godere correttamente ed a pieno della natura che la nostra terra ci offre.

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