Dopo le torture al cane non potrà più vivere più con animali

Dopo le torture al cane non potrà più vivere più con animali

Una storica sentenza spagnola sta facendo il giro del mondo per la pena esemplare che ha stabilito nei confronti dell’imputato, ritenuto responsabile di aver torturato fino alla morte il suo animale domestico, che ora non potrà più vivere con animali

Tortura e uccide il suo cane

Questo terribile fatto di cronaca si è svolto a febbraio 2020 in un comune spagnolo situato nella comunità autonoma della Catalogna. La Polizia, allertata dai vicini di casa per le urla provenienti da un appartamento, fa irruzione nella casa trovando l’imputato, ubriaco e drogato, intento a torturare brutalmente il suo cucciolo di cane di tre mesi. Il povero animale, in fin di vita per le percosse subite, morirà poche ore dopo il suo salvataggio nella clinica veterinaria dov’era stato portato.

A processo, l’imputato viene ritenuto responsabile di aver maltrattato, torturato e ucciso il suo cane, venendo condannato a una pena ritenuta pionieristica ed esemplare. Il codice penale spagnolo prevede che il condannato per maltrattamenti sugli animali non possa possederne per diversi anni successivi alla condanna. Una regola facilmente aggirabile tramite il passaggio di proprietà di un animale a un familiare convivente, che permette così al condannato di continuare a vivere con un animale domestico pur senza possederne formalmente uno, consentendogli di continuare a vivere con l’animale precedentemente seviziato (se ancora vivo) o di poterne maltrattare altri.

Non potrà più vivere con animali domestici

Proprio per evitare questo rischio e tutelare il futuro di altri animali il giudice spagnolo nella sua sentenza, pubblicata solo recentemente, ha proibito al condannato per quattro anni non solo di acquistare o adottare un nuovo animale, ma persino di vivere con animali domestici non suoi, impedendogli in questo modo di utilizzare lo stratagemma del passaggio di proprietà a un convivente.

In Spagna la speranza è che questa pronuncia faccia da apripista per decisioni maggiormente garantiste per i pet di casa, mentre nel resto del mondo – Italia compresa – è che anche gli altri Paesi possano prendere spunto da questa intransigenza verso chi maltratta e uccide animali indifesi.

Per ulteriori informazioni scriveteci su info@avvocatoanimali.it

 

Comments are Closed