test del dna sul cane

Test del DNA sul cane conteso

Test del DNA sul cane conteso: lo Studio Legale Zambonin vince la causa e il proprietario recupera l’animale.

COMUNICATO STAMPA

Il proprietario recupera l’animale e vince la causa contro l’affidataria

Test del DNA sul cane conteso

La sentenza n. 4184/2019 del Tribunale di Milano ha dato ragione allo Studio Legale Zambonin per la restituzione del cane al legittimo proprietario nonostante la mancanza del micro-chip.

Milano, 23.05.2019 – Si è così conclusa la disavventura di Whisky, un cane di razza Pinscher marrone-rossiccio e del suo padrone residente nell’hinterland milanese.

Un giorno il cagnolino non era tornato a casa dopo il solito giro in città. Il suo padrone, che in questo caso purtroppo non aveva provveduto ad iscrivere l’animale all’anagrafe canina e a microchipparlo, ha sporto denuncia, ha chiamato i canili della zona di Milano, senza riuscire a rintracciare il suo amico a quattro zampe.

Dopo mesi scopre che il Canile Sanitario di Milano aveva recuperato dalla Clinica Veterinaria San Siro un cane del tutto simile a Whisky. Trascorsi 10 giorni, non potendo risalire al proprietario vista l’assenza del microchip, l’animale è stato lasciato alla signora che l’aveva trovato e che ne aveva richiesto l’affidamento.

La stessa signora, avendo notato che il cagnolino non si adattava alla vita in appartamento, si è rivolta a un’addestratrice cinofila, la quale risiede proprio nei pressi della cascina dove vive il proprietario di Whisky.

Riconosciuto l’animale e spiegata la situazione alla signora affidataria, le ha chiesto di incontrare il padrone dell’animale per confermare che si trattasse davvero di Whisky. Ma la donna si è inspiegabilmente rifiutata.

Una volta appreso l’accaduto, il padrone del cagnolino si rivolge al canile di Milano perché la signora si presenti per il riconoscimento ufficiale del cane, ma la donna si rifiuta ripetutamente di collaborare.

L’esame del DNA che toglie ogni dubbio

Il padrone di Whisky decide quindi di ricorrere a vie legali, rivolgendosi allo Studio dell’Avv. Francesca Zambonin. “Ci siamo rivolti al Tribunale di Milano depositando un ricorso per Accertamento Tecnico Preventivo, al fine di ottenere con certezza il riconoscimento univoco dell’identità del cucciolo”, spiega l’avvocato.

Il Tribunale di Milano ha nominato pertanto un Consulente Tecnico esperto in Biologia di genetica veterinaria: attraverso l’esame del DNA è stato quindi accertato che il profilo genetico del cane corrispondeva proprio a quello di Whisky, comparandolo con tracce sugli oggetti di proprietà del suo padrone.

Nonostante ciò, l’affidataria non voleva restituire il cagnolino al suo legittimo proprietario, sostenendo che il cane era diventato suo”, continua l’Avv. Zambonin. “Si è proceduto quindi in giudizio: dopo 5 anni dall’inizio di questa vicenda, il Giudice di primo grado ci ha dato ragione, dichiarando che il nostro cliente era il legittimo proprietario di Whisky.”

Conclusioni sentenza n. 4184/2019 del Tribunale di Milano

Accertato e dichiarato che il cane attualmente in possesso della signorina P. M. è lo stesso cane smarrito dal signor F.P., condannare la convenuta alla restituzione dell’animale al suo legittimo ed originario proprietario, il signor F.P.

Comments are Closed