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Obbliga l’asino ad entrare in auto: a processo

Sono ancora pochi gli articoli che tutelano gli animali, ma la nostra legge è molto chiara su cosa si intenda per maltrattamento di animali, stabilendo all’art. 544 ter c.p. che viene punito “chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche”.

Quindi, prima di agire incorrendo in un comportamento che, oltre che stupido ed insensato, è anche penalmente rilevante, basterebbe chiedersi: infilare un asino adulto in una vecchia Fiat 126 è un comportamento contrario alle caratteristiche etologiche dell’animale?

La risposta la lasciamo all’intelligenza di ognuno.

Il caso dell’uomo che infilò un asino in un’auto

Correva l’anno 2015, quando a Castellana Sicula il trentasettenne Tony Provenzano, con modi aggressivi e violenti, obbligava (o meglio, infilava a forza) il proprio asino a salire sui sedili posteriori di una Fiat 126. La notizia è circolata tramite un video caricato su YouTube e diventato virale nel giro di poco tempo, avente ad oggetto l’intera scena di costrizione del povero animali a salire su un’auto. Un’associazione animalista, visto il video, non ha perso tempo denunciando subito l’uomo.

A distanza di quattro anni, oggi il protagonista del video è a processo accusato di maltrattamento di animali, per aver forzato l’animale sottoponendolo ad un comportamento totalmente contrario alle proprie caratteristiche etologiche. Secondo l’accusa infatti il trentasettenne “con crudeltà e senza necessità sottoponeva un asino a sevizie e comportamenti insopportabili per le sue caratteristiche etologiche, in particolare costringendolo a immettersi in un’automobile. Il giudice di Termini Imerese (PA), incaricato del caso, dopo la visione del video ha ordinato al veterinario di redigere una perizia tecnica al fine di assumere una più corretta decisione.

La difesa dell’uomo

Provenzano si difende dalle accuse dichiarando che Piriddu – l’asinello – “ha gli zoccoli piccoli e si rovinano facendolo camminare sull’asfalto, l’ho messo in auto per risparmiargli un viaggio di diversi chilometri”.

Starà alla perizia tecnica valutare le condizioni fisiche e di salute dell’animale, ed al giudice decidere se credere a quella che rischia molto di sembrare una banale scusa per giustificarsi.

Per ulteriori informazioni su questo argomento, non esitare a scriverci a info@avvocatoanimali.it

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