polpette avvelenate

Colto in flagrante mentre semina polpette avvelenate

È l’incubo di ogni padrone di cane: portarlo a spasso e trovare delle polpette avvelenate lungo la strada.

Purtroppo la fantasia degli “aguzzini” si sbizzarrisce per trovare cibi ed esche sempre più gustosi ed allettanti per gli animali: wurstel con chiodi, carne trita con veleno per topi, pane imbevuto di candeggina e tanto altro ancora. La problematica in questi casi è riuscire a rintracciare i responsabili di tali gesti, che possono trasformarsi in vere e proprie tragedie e che spesso rimangono impuniti per l’assenza di prove che portino all’individuazione dei colpevoli.

Questa volta però un uomo è stato colto in flagrante dai carabinieri forestali, proprio nell’atto della “semina” delle polpette avvelenate.

Colto in flagrante l’uomo che spargeva polpette avvelenate

Ad inizio marzo i carabinieri di Prato hanno denunciato un uomo colto in flagrante mentre depositava a terra un’esca avvelenata in un’area pedonale delle campagne limitrofe a Prato, nel comune di Vernio.

Non si tratta però di una fortuita casualità: i militari erano già sulle orme dell’uomo a seguito della sospetta morte di un cane a causa dell’ingestione di un’esca avvelenata pochi giorni prima, avvenuta nella medesima zona, fatto che ha allarmato ed attivato l’attività investigativa, anche a seguito di confidenze ricevute dai cittadini. È così che l’uomo è stato sorpreso in flagranza di reato mentre depositava le esche avvelenate per terra.

Le esche preparate dall’uomo e successivamente analizzate, sono vere e proprie polpette avvelenate, costituite da carne in scatola per cani con veleno per topi, materiale poi rinvenuto anche dentro ad un annesso agricolo dell’individuo.

L’accusa e i provvedimenti

I militari hanno segnalato il soggetto alla Procura della Repubblica di Prato per i reati di uccisione di animali (art. 544 bis c.p.), maltrattamento animali (art. 544 ter c.p.) e getto pericoloso di cose (art. 674 c.p.).

Sono stati immediatamente allertati il Comune di Vernio e la popolazione provinciale di Prato per attivare con urgenza una procedura di bonifica dell’area al fine di rimuovere ogni pericolo per la salute pubblica.

Polpette avvelenate come quelle sparse dall’uomo, infatti, rappresentano un rischio non solo per i cani durante la passeggiata, ma anche per eventuali bambini che potrebbero ingerire le allettanti cibarie in un momento di distrazione dei genitori, o per gli animali selvatici, potenziali vittime di questa gratuita ed inutile cattiveria.

In questo caso ci auspichiamo una pena esemplare, che mandi un messaggio forte a chi ancora si permette di compiere azioni simili e potenzialmente devastanti.

Per ulteriori informazioni su questo argomento, non esitare a scriverci a info@avvocatoanimali.it

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