Coronavirus, il Ministero della Salute rassicura: gli animali domestici non lo contraggono

Coronavirus, il Ministero della Salute rassicura: gli animali domestici non lo contraggono

In questi giorni di apprensione per quello che sta succedendo in Italia, in particolar modo nel Nord del nostro Paese, riteniamo importante fare un po’ di chiarezza in merito al rapporto tra il famigerato Coronavirus e i nostri amici pelosi.

Le risposte del Ministero della Salute

Le paure e i dubbi di molti (sia con che senza animali domestici) riguardano la possibilità che proprio i nostri migliori amici possano essere infettati e diventare “untori” di questa malattia, ma è importante non farsi prendere dal panico e ascoltare le riposte fornite dal Ministero della Salute.

Le persone possono contrarre l’infezione da nuovo Coronavirus dagli animali?

“Indagini dettagliate hanno scoperto che in Cina nel 2002, SARS-CoV è stato trasmesso dagli zibetti agli esseri umani e, in Arabia Saudita nel 2012, MERS-CoV dai dromedari agli esseri umani. Numerosi coronavirus noti circolano in animali che non hanno ancora infettato esseri umani. Man mano che la sorveglianza migliora in tutto il mondo, è probabile che vengano identificati più Coronavirus. La fonte animale del nuovo Coronavirus non è stata ancora identificata. Si ipotizza che i primi casi umani in Cina siano derivati da una fonte animale.

Posso contrarre l’infezione dal mio animale da compagnia?

“No, al momento non vi è alcuna evidenza scientifica che gli animali da compagnia, quali cani e gatti, abbiano contratto l’infezione o possano diffonderla. Si raccomanda di lavare le mani frequentemente con acqua e sapone o usando soluzioni alcoliche dopo il contatto con gli animali.”

Maggiore informazione anche per prevenire i reati

Dopo queste specifiche rilasciate dall’organo governativo predisposto, ci aspettiamo che nessuno ascolti più fake news e soprattutto che nessuno, preso dal panico, faccia pazzie abbandonando il proprio animale. Ricordiamo infatti che a prescindere da una generale paura che si sta diffondendo, l’abbandono rimane un reato punito dal codice penale con l’art. 727 che infatti dispone  che “Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro.”

Per ulteriori informazioni su questo argomento, non esitare a scriverci a info@avvocatoanimali.it

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