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Guinzaglio: dall’obbligo per legge alla storia di Diana

Come ormai noto a tutti, per obbligo di legge e buon senso civico i cani devono essere sempre condotti al guinzaglio, in contesto urbano. Le loro deiezioni vanno sempre raccolte e, chi ne è responsabile, deve costantemente tenerli sotto controllo nel pieno rispetto altrui. C’è chi ha paura, chi è allergico, chi ha un altro cane poco socievole o altro: sono diverse le motivazioni che hanno spinto il legislatore ad attivarsi per imporre una giusta disciplina.

Gli obblighi del buon padrone urbano: guinzaglio e rispetto

Come già spiegato in diversi nostri articoli, nell’estate 2013 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale l’ordinanza n.209/13 contingibile ed urgente concernente la tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani.

Tale ordinanza ha intelligentemente stabilito l’obbligo di:

  1. Utilizzare sempre il guinzaglio a una misura non superiore a 1,50 m durante la conduzione dell’animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per cani individuate dai comuni;
  2. Portare con sé una museruola da applicare in caso di rischio per l’incolumità di persone o animali o a richiesta delle autorità competenti;
  3. Affidare il cane a persone in grado di gestirlo correttamente;
  4. Acquistare un cane assumendo informazioni sulle sue caratteristiche;
  5. Assicurare che il cane abbia un comportamento adeguato alle specifiche esigenze di convivenza con persone e animali rispetto al contesto in cui vive,
  6. Raccogliere le feci del cane in contesto urbano.

Poche e semplici regole, dunque, utili a chiarire le modalità per una rispettosa convivenza urbana tra persone ed animali domestici, nonché a sottolineare l’importanza di una tutela per l’incolumità pubblica.

Un caso limite: quando la sanzione appare eccessiva

Ciò detto, appare quantomeno singolare la vicenda occorsa qualche settimana fa in provincia di Venezia, quando la signora Virginia, mentre era a spasso con la propria cagnolina, è stata multata poiché priva di guinzaglio. Ora, sin qui niente di strano: in mancanza del guinzaglio appare corretta la sanzione.

Tuttavia Diana, la cagnolina pechinese della signora virginia, non stava nemmeno camminando in quella passeggiata! La cagnolina, infatti, è quasi completamente cieca e del tutto invalida motivo per cui, in tale occasione, veniva trasportata dalla sig.ra Tosi su un trasportino con le ruote, da lei stessa creato utilizzando un vecchio carrellino, proprio perché ormai anziana ed incapace di muoversi in autonomia.

Ecco che, nonostante la particolare situazione e la totale assenza di qualsivoglia pericolo per l’incolumità dei terzi circostanti, la signora Virginia è stata sanzionata da una zelante pattuglia, per non aver applicato al cane il guinzaglio ed aver così violato la normativa vigente.

Attenzione dunque, questo è un caso limite. Tuttavia, non avendo la certezza di incontrare sempre persone di buon senso,  è bene che ciascuno di noi si tuteli, tenendo bene a mente la normativa e, per il bene di tutti, rispettandone i precetti.

Per ogni informazione scrivici a info@avvocatoanimali.it

 

 

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