Caduta fatale? Chi è il responsabile?

Sul numero di Quattro Zampe di dicembre esponiamo il caso di una caduta fatale provocata da una zuffa tra due cani. Di chi sarà la responsabilità?

Cane libero e caduta fatale: la responsabilità è del padrone

caduta fatale quattro zampe dicembre 2019

Un piccolo meticcio lasciato libero aggredisce un husky che, divincolandosi, fa cadere il proprio padrone portandolo alla morte: per la Cassazione c’è nesso di causalità tra il meticcio lasciato libero e la caduta fatale.

I fatti: la zuffa e la caduta

Durante una passeggiata con il loro cane di razza Siberian Hasky tenuto al guinzaglio, un uomo e una donna si sono imbattuti in una donna che viaggiava in bicicletta insieme al proprio cane di piccola taglia (un meticcio) senza tenerlo al guinzaglio. Essendosi il cane avventato contro l’husky e, successivamente, anche contro la caviglia della moglie, l’uomo nel tentativo di mettere fine alla zuffa canina trattenendo il proprio cane di taglia grande al fine che non ferisse il piccolo cade battendo violentemente la testa e rimanendo incosciente. Trasportato in ospedale il padrone dell’husky a causa del forte colpo subito decede due giorni dopo la caduta. 

Per i giudici di merito la libertà del meticcio non è una concausa

In un primo momento, i giudici di merito hanno ritenuto indimostrata l’esistenza di un nesso di causalità o di una concausa tra la caduta e la successiva morte dell’uomo e il fatto che il cane di piccola taglia fosse libero e – dunque – mal gestito dalla sua proprietaria, che non era riuscita a fermarlo in tempo. Secondo i giudici di prime cure la morte dell’uomo è stata solo “occasionata e non causata dalla zuffa canina” poiché la causa diretta della caduta sarebbe stato lo strattonamento del suo stesso cane che, agitato per la zuffa tra cani, con grande energia si era buttato sul piccolo strattonando e facendo cadere il proprio padrone. 

Per la Cassazione il nesso causale c’è

La Cassazione però non la pensa allo stesso modo, ritenendo invece che i successivi accadimenti rispetto all’attacco del meticcio sono causalmente dipendenti dal primo, poiché senza il comportamento del meticcio nulla di tutto ciò si sarebbe verificato.Il comportamento rilevante dell’animale meticcio è rappresentato innanzitutto, nella fase iniziale dell’accaduto, dal fatto che esso ha avuto incontrollata possibilità di dirigersi verso l’altro cane e si è diretto contro di esso, tenuto invece al guinzaglio e, quindi, sotto il potere di controllo del suo padrone.

Lo strattonamento dell’husky è causa simultanea all’attacco del meticcio

 La Cassazione ritiene inoltre che lo strattonamento dell’husky sia da ritenersi causa simultanea e non sopravvenuta rispetto al comportamento aggressivo del meticcio che ha provocato la zuffa canina. 

Anzi, gli Ermellini ritengono che la condotta del danneggiato sia stata poste in essere proprio per neutralizzare le conseguenze del fatto illecito scaturito dal comportamento del meticcio, lasciato ingiustificatamente libero dalla proprietaria: è nel comportamento del piccolo cane che si trova, secondo i giudici, la giustificazione causale del comportamento di difesa dell’uomo e dello strattonamento fatale del suo husky. 

Per questi motivi la Corte di Cassazione ha rinviato la decisione ad una differente sezione della Corte d’Appello che dovrà occuparsi di rivalutare e pronunciarsi sul caso. 

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