Animali randagi causano danni? Risarcimento da chiedere al gestore della strada

In tema di abbandono, si sa, il periodo estivo è sempre quello più problematico. Oltre ad essere un segnale di forte inciviltà, l’abbandono degli animali domestici sul bordo della carreggiata autostradale è anche fonte di gravi rischi per la sicurezza della viabilità. Cosa succede se un randagio attraversa le corsie di marcia dell’autostrada e viene urtato da un autoveicolo?

Giurisprudenza ormai consolidata prevede che, in caso di danni a cose o persone causati dall’investimento di un animale vagante, sia ritenuto responsabile l’ente gestore della strada.

E così infatti con la sentenza n. 8/2015 il Tribunale di Taranto ha condannato la società di gestione stradale che non ha provveduto a realizzare protezioni adeguate ad evitare la possibile invasione della carreggiata da parte di animali vaganti.

Dello stesso orientamento la Corte di Cassazione la quale, con sentenza n. 2741/15, ha condannato un Comune a risarcire i danni subiti da un motociclista a seguito della caduta provocata dall’attraversamento di un cane randagio.

La responsabilità dell’ente può essere esclusa solo se viene dimostrato il caso fortuito o se il gestore dimostra di aver posto in essere tutto quanto necessario ad evitare l’ingresso di animali lungo la carreggiata.

Rispetto agli anni passati, il fenomeno dell’abbandono è sicuramente in calo, grazie anche alle numerose campagne di sensibilizzazione che vengono promosse ogni anno. Particolarmente importanti al riguardo anche le modifiche al codice della strada, come l’introduzione del comma 9bis all’art. 189: si deve sempre prestare assistenza ad un essere vivente in difficoltà lungo la strada, sia esso un essere umano, un animale domestico od un animale selvatico.

Con la speranza che il fenomeno dell’abbandono sparisca definitivamente dalle strade italiane, ricordate che, in caso di danni subiti a causa di animali vaganti, la richiesta di risarcimento può essere rivolta all’ente preposto alla gestione della strada.

Per informazioni: info@avvocatoanimali.it

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