getta il cane dal balcone

Getta il cane dal balcone: condannato per resistenza a pubblico ufficiale

Getta il cane dal balcone ma viene condannato per resistenza a pubblico ufficiale: perché?

Getta il cane dal balcone … A Roma, i giorni scorsi, se osservavi bene potevi vedere una cucciola di Jack Russell volare da un balcone. Potevi osservare il suo giovane padroncino adolescente correre fuori di casa per soccorrerla, e potevi vederlo mentre scopriva che non c’era nulla da fare e si disperava con il piccolo corpicino tra le braccia.

È quello che hanno visto i vicini di casa del giovane ragazzo che, dopo aver sentito una violenta lite tra il padre di lui e la sua compagna, hanno assistito al tragico e crudele gesto.

Getta il cane e aggredisce chi consola il figlio

Sembra paradossale ed un po’ assurdo, ma i fatti dell’uomo che ” getta il cane dal balcone” si sono svolti esattamente come segue.

Il signor P.S., 44enne romano già noto alle forze dell’ordine, il 18 Aprile 2018 a seguito di una furiosa lite con la compagna, ha lanciato dal settimo piano di un palazzo all’Ostiense una Jack Russell, togliendole la vita.

Tutto questo sotto gli occhi inorriditi e terrorizzati del figlio, che si è precipitato fuori da casa sperando di poter fare qualcosa per il cane, ma ormai era troppo tardi: l’animale è morto sul colpo a seguito della caduta libera di 21 metri.

Assistito alla scena, molti vicini sono andati a soccorrere il giovane chiamando immediatamente le forze dell’ordine che, una volta giunte sul posto, hanno solo potuto constatare la morte dell’animale.

Alla vista degli agenti P.S. ha dato nuovamente sfogo alla sua rabbia accanendosi contro gli uomini con insulti, sputi e violenti calci e pugni (due agenti hanno riportato lesioni giudicabili guaribili in 14 e 20 giorni), tanto che per fermarlo i poliziotti hanno dovuto utilizzare spray al peperoncino.

La rabbia è magicamente scomparsa quando l’uomo ha chiesto aiuto agli stessi agenti per farsi difendere da una trentina di persone che, scese in strada, volevano linciarlo: ha ricevuto qualche – meritato – calcio dai vicini ma gli agenti, eseguendo il proprio dovere, sono riusciti a chiuderlo in volante blindata dove, paradossalmente, l’uomo ha continuato a dare di matto.

Giunto in commissariato ha cercato di auto lesionarsi per evitare l’arresto.

Getta il cane dal balcone: l’arresto e la condanna

È stato arrestato per uccisione di animale, lesioni, resistenza a pubblico ufficiale ed anche per danneggiamento dei beni dello Stato poiché l’uomo ha preso a calci anche l’auto della polizia danneggiandola e distruggendo un vetro.

Purtroppo però, la pena inflitta è ben diversa da quella che tutti ci aspettavamo: l’uomo è stato condannato con rito abbreviato ad un anno e 8 mesi, oltre alla custodia in carcere, per i reati di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni e danneggiamento.

Seppur sia una pena severa, l’uomo non è stato condannato per uccisione di animale.

Getta il cane dal balcone: perché non c’è condanna di uccisione di animale?

Il reato, previsto dall’art. 544 bis del codice penale, punisce chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagioni la morte di un animale. La legge prevede che al fine di poter condannare il soggetto per uccisione di animali, venga sporta una necessaria querela in cui viene denunciato il fatto.

I testimoni oculari però non hanno, ad oggi, sporto alcuna querela. Pertanto il giudice non ha potuto condannare l’uomo anche per aver ucciso la piccola Jack Russell.

È difficile credere che il giovane padroncino, figlio dell’uomo che ha ucciso il cane, riesca a denunciarlo. Inizialmente sembrava esserci un testimone oculare che, in via informale, aveva affermato di aver assistito personalmente al lancio del cane dal balcone ma, una volta in commissariato, si sarebbe poi rifiutato di testimoniare, evitando di rispondere alle domande degli inquirenti.

Ugualmente, il condannato avrebbe apertamente negato e rigettato tutte le accuse di aver ucciso la povera cagnolina.

È importante denunciare!

Come dimostra questa storia, per la quale l’uomo non è stato condannato poiché non sussiste alcuna denuncia formale, denunciare abusi e maltrattamenti è importantissimo!

È l’unico modo per combattere la violenza e i soprusi a cui troppo spesso molti animali sono costretti. A partire dalla violenza più passiva, inflitta al cane chiuso sul balcone sotto il torrido caldo estivo senza acqua né cibo, fino ad arrivare ai violenti pestaggi contro il cane che sporca in casa perché non viene mai portato fuori.

È una battaglia che si può combattere e vincere, se si ha il coraggio di farlo!

Per ogni informazione scrivici a info@avvocatoanimali.it

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